09 ottobre, 2011

Comatose Vigil, Not A Gleam Of Hope (2005)


  1. Suicide Grotesque - 19:48
  2. Cataracts - 20:39
  3. Mirrors of Despair - 17:46
  4. Galleries of Coma - 11:12

A.K. iEzor - voce, batteria
ViG’iLL - chitarre, basso
ZiGR - tastiere

Quanto può essere un'opera umana, inumana? Secondo il parere dei nostri oscuri compagni di viaggio russi, un bel po'.
Già dalla grafica grigia, sfocata ed indefinibile, non viene promesso nulla di gaio. Ciò ci viene offerto da Not A Gleam Of Hope è una dolorosa visione di tutto quel lato della sfera emozionale che non fa piacere avere addosso. Una buia e corrosiva prospettiva che si concede qualche momento che che permette di alzare lo sguardo, solo per il piacere di abbatterlo di nuovo.


Gli scettici che pensano che le mie parole siano eccessive avranno di che ricredersi non appena premono il tasto “Playˮ del loro stereo, che non pomperà mai più nei suoi subwoofer qualcosa di così terribile. Fin dalla primo accordo, brutale, ruvido, a braccetto con i synth che rendono il sadicamente il tutto più insostenibile, L'inerme ascoltatore verrà afferrato per i quattro arti e gettato in un buio labirinto di tunnel aventi poco o nulla di familiare a cui aggrapparsi. E semmai avesse per qualche motivo trovato il coraggio di proseguire, la voce settata fino ai sudori freddi farà capire senza difficoltà che non v'è più nulla di umano da contemplare.
La successione di riffoni corposi, maledetti, ora solenni e apocalittici, ora dissonanti e ancor più apocalittici, protratti in modo lungo e trascinato come la fame, amalgamata con lunghi arpeggi, tetri cori soffusi e parti con basso e chitarra lead solitari, che fanno venire in mente i Mournful Congregation, Immerge lentamente nella voragine senza luce che permette alcuni momenti di sollievo apparente, che non impiegheranno molto a terminare e a lasicare l'ascoltatore nuovamente solo con la propria sofferenza.
Un canto lirico squilibrato orna in modo folle l'atmosferica e caustica traccia finale, che avendo fine bruscamente sembra dire “E ora divertiti con quel che ti resta da vivereˮ.

Dopo un po' di ascolti si può avere la conferma che i Comatose Vigil sono uno di quei gruppi di un genere che non sono proprio per niente adatti ai novizi che lo vogliono esplorare. Not A Gleam Of Hope è una perla nera che trasuda tenebre senza via di uscita, destinata ad essere inserita nel diadema dei pochi estimatori del funeral doom più grottesco e spietato.

75/100

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