04 febbraio, 2012

Your Tomorrow Alone, Ordinary Lives (2012)



  1. Renaissence - 5:21
  2. Praise For Nothing - 5:44
  3. The Essence Of Gloom - 6:11
  4. Guilty - 5:39
  5. Bursting Hope - 5:58
  6. Far From The Sight - 5:11
  7. One Last Breath - 5:33
  8. Agony (Praeludium) - 4:10
  9. In Silence - 7:03
Eugenio Mucio - Voce in growl
Giovanni Sorgente - Voce pulita
Marco Priore - Chitarra
Gianpiero Sica - Basso
Giovanni Costabile - Synth e tastiere
Daniele Ippolito - Batteria e percussioni

In quanto Italiani penso che abbiamo tutti modo di vedere quanto la scena Metal nostrana stia crescendo, soprattutto in campo Death Metal estremo, portando alcuni gruppi ad avere riconoscimento anche internazionale e facendo spuntare qua e là nuove formazioni. Tutto questo in campo principalmente (Brutal) Death Metal e a volte anche Thrash Metal e perciò fa piuttosto piacere vedere che ogni tanto, in Italia, si ha anche qualche band Doom/Death Doom, una scena in generale poco valorizzata (ancora meno delle altre) nel nostro paese.


Gli Your Tomorrow Alone potrebbero essere fatti rientrare in questo filone della musica estrema nonostante non si possano definire prettamente Death Doom. In loro risiedono non solo influenze dal cosiddetto "trittico tutto inglese del Death Doom" di cui fanno parte Anathema, My Dying Bride e Paradise Lost, ma si riesce anche a sentire qualcosa di novembrino (specialmente in qualche passaggio di The Essence Of Gloom e Bursting Hope) e opethiano (ne è un chiaro indizio l'intermezzo arpeggiato di Far From The Sight), nonché katatoniano che aiuta i nostri a creare uno stile piuttosto personale sebbene, secondo me, si riescano a sentire distintamente queste principali matrici o pilastri, come chiamarli si voglia, del loro sound. Gothic, Prog Death e Doom Metal si uniscono per dare forma ad una musica che riesce a trasmettere allo stesso tempo malinconia e rabbia non disdegnando neanche l'epicità di certi momenti enfatizzata dalla voce pulita di questo combo (Renaissance e One Last Breath ne sono una prova) che, però, devo ammettere, all'inizio non mi ha soddisfatto completamente forse per il timbro un po' particolare e a volte stridulo del cantante che, tuttavia, non è affatto fuori luogo. In un paio di occasioni, in The Essence Of Gloom e In Silence, appare anche un cantato italiano davvero poco usuale nella nostra scena estrema che, però, non mi convince tanto quanto quello di band come Novembre, Edenshade e Furor Gallico, forse perché, più che cantato, si potrebbe definire come una sorta di "parlato ritmato".

Cambi di tonalità molto ricercati, a volte quasi esasperati, che riescono però a rendere bene la loro progressività e la loro "goticità", uno dei growl più profondi che abbia mai sentito ma soprattutto che abbia mai apprezzato, passaggi mai esageratamente azzardati e per la maggior parte efficaci (l'introduzione di Praise For Nothing, per esempio, non rende perfettamente), la quasi onnipresente poliritmia delle chitarre che richiama alle realtà Death Doom inglesi e svedese citate sopra così come un buon utilizzo di tastiere e sintetizzatori permettono agli Your Tomorrow Alone di avere sonorità del tutto personali seppur non per forza di cose sperimentali e di tirare fuori un album che, nonostante ogni tanto scomodi più o meno chiaramente qualche nome ben più conosciuto e importante, si ritaglia un suo proprio spazio nella musica moderna malgrado qualche difetto che, se non presente, renderebbe il tutto surreale.

80/100

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