07 febbraio, 2012

Animals As Leaders, Weightless (2011)



  1. An Infinite Regression - 3:25
  2. Odessa - 4:14
  3. Somnarium - 4:15
  4. Earth Departure - 5:10
  5. Isolated Incidents - 3:47
  6. Do Not Go Gently - 3:41
  7. New Eden - 2:40
  8. Cylindrical Sea - 4:32
  9. Espera - 2:13
  10. To Lead You To An Overwhelming Question - 4:50
  11. Weightless - 5:16
  12. David - 2:27

Tosin Abasi – chitarra 
Javier Reyes – chitarra 
Navene Koperweis – batteria

Tosin Abasi e il suo pollicione spropositato si sono guadagnati sicuramente un posto nella storia dei chitarristi e della musica, prima con le sue tecniche esecutive piuttosto innovative e personali e poi con l'essere con gli Animals As Leaders tra i gruppi ideatori di questo nuovo astro nascente chiamato Djent le cui coordinate stanno cominciando ad essere fissate per bene. È un genere che prende molto spunto dai Meshuggah e, a quanto si dice, anche da Devin Townsend e Gojira (anche se negli ultimi non ci trovo tantissimo di Djent io) e che come tale è caratterizzato da ritmiche serrate, da chitarre pesantemente ribassate o a sette o anche otto corde e da un'ispirazione piuttosto progressista e, io trovo, anche Mathcore/Deathcore (soprattutto in casi ed episodi come quelli dei Periphery e dei Textures).


Di sicuro Weightless è un passo più vicino a questi nuovi orientamenti stilistici rispetto al primo e omonimo Animals As Leaders. Le ritmiche si fanno più coinvolgenti, più pestate e vedono di meno l'utilizzo della chitarra pulita con quegli arpeggi/tapping tanto presenti nel debutto discografico della band e grazie a ciò acquistano anche un po' più di mordente e molto più groove. I contro-tempi sono come sempre all'ordine del giorno (ma questo sembra quasi essere un "prerequisito" per poter essere considerati un gruppo Djent) anche se comunque, a parte questo, la tecnica esecutiva in generale occupa un posto molto meno importante, sempre confrontando questo lavoro con quello precedente, mentre va ad investire un ruolo più di spicco l'elettronica che era stata introdotta principalmente dal singolo digitale Wave Of Babies del 2010. Tutto ciò contribuisce, oltre a rendere gli Animals As Leaders più vicini al Djent che al Prog, a rendere il sound un po' più orecchiabile nel senso di ascoltabile e raggiungibile. L'album non suona più come qualcosa di complicatissimo e di distaccato, di troppo complesso per poter essere afferrato (tra i maggiori difetti del debut c'era proprio questo a mio parere) e, nonostante si proponga quindi ad un pubblico più ampio, riesce comunque a mantenere una certa ricercatezza e particolarità delle sonorità che permettono di non criticare troppo certe scelte, come se fosse una sorta di ennesima riprova che maggiormente accessibile non significa necessariamente commerciale o semplicemente peggiore. Di buono di altro in questo album ci sono le atmosfere che sovente rispecchiano il titolo "senza peso", a parte l'eccezione un po' claustrofobica del riff distorto di Cylindrical Sea, e che rimangono sempre piuttosto aleggianti e quasi allegre ma che tuttavia non dispiacciono a chi scrive, che è rimasto molto colpito (non saprei dire se in positivo o in negativo) dalla ritmica distorta di Somnarium (quasi divertente o felice, oserei dire) che mi ricorda in parte certe musichette di certi giochi del game boy o del nintendo. Altre canzoni particolarmente energetiche che rimangono abbastanza impresse sono Odessa e An Infinite Regression.

Uno dei principali, maggiori e più evidenti difetti di Weightless è, invece, che tutte le canzoni sembrano iniziare pressoché allo stesso modo, con un riff di chitarra pulita, avere alla larga la stessa struttura che gira principalmente attorno ad un riff piuttosto incisivo e groovy e finire più meno nella stessa maniera, di nuovo con qualcosa di pulito. Ovviamente ci sono anche le eccezioni e tuttavia l'album nel suo intero non ne risente troppo di questo particolare, secondo il mio modesto parere, e riesce comunque a suonare piuttosto diversificato soprattutto grazie alla varietà di tipologie di riff presenti al suo interno rendendo gli Animals As Leaders un gruppo che è riuscito comunque a smussare le più evidenti difficoltà che venivano a galla una volta arrivati al loro ascolto, pur rimanendo sostanzialmente fedeli a se stessi e allo stesso tempo cambiando e rinnovando il loro proprio sound.

82/100

1 commento:

  1. Decisamente meglio del precedente, anche se si tratta di un disco lontano dalla sufficienza. Noia mortale, secondo me suona sempre come un Guitar Hero dell'ultima ora.

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